Nel giorno della Festa della Liberazione, sulle note di “Bella Ciao”, l’inno della resistenza, l’immensa Vanessa Ferrari, sale nuovamente su un podio internazionale conquistando una straordinaria medaglia di bronzo ai campionati europei di ginnastica artistica che si sono conclusi a Basilea.
Nella finale del corpo libero Vanessa Ferrari ha conquistato la sua dodicesima medaglia europea, l’ultima nel 2014, la quinta al corpo libero, zittendo gli scettici ed esaltando il mondo internazionale dello sport, che individua nell’ex campionessa mondiale l’esempio della caparbietà oltre che della longevità, soprattutto in una disciplina come la ginnastica artistica femminile che incarna solitamente un mondo post adolescenziale.
Sfoggiando uno straordinario esercizio composto da uno Tsukahara avvitato, un doppio teso, una doppia in presa, un enjambè cambio ad anello con enjambè cambio un giro, uno Tsukahara, un Gogean, un “Ferrari” (tour jete’ ad anello con mezzo giro – l’elemento del codice dei punteggi che porta il suo nome) e una ribaltata teso avvitato, la ginnasta bresciana ha ottenuto 13.600 punti ed un bronzo che vale tantissimo. L’oro è andato all’inglesina Jessica Gadirova (13.966) e l’argento alla russa Angelina Melnikova (13.900).
“La medaglia di oggi è per me un simbolo di resilienza e di resistenza – ha dichiarato Vanessa –. Lo dimostra la mia storia agonistica fatta di successi ma anche di sconfitte. Ma non ho mai mollato. I miei sogni mi danno la forza necessaria per andare avanti. Dedico questa medaglia all’Italia intera in una data così importante per il nostro Paese, il 25 aprile, giorno della liberazione. Speriamo di poterci liberare presto anche della pandemia che sta flagellando il mondo intero, per poter tornare a riempire i palazzetti, riaprire le palestre, far ripartire le società che stanno provando a resistere e per tornare tutti alla normalità! Ringrazio Enrico (Casella, il Direttore Tecnico Nazionale della femminile, ndr.), tutto lo staff dell’Accademia internazionale di Brescia, dove mi alleno, la mia famiglia e il mio fidanzato Simone, che mi sostengono sempre, la Federazione e l’Esercito italiano”.
La medaglia di Vanessa Ferrari ha fatto passare in secondo piano le ottime prestazioni offerte dall’altra ginnasta dell’Ital-Brixia, Martina Maggio, che si è qualificata quarta nella finale del corpo libero, alle spalle di Vanessa e quinta in quella della trave, dando una dimostrazione di concretezza e di crescita continua dopo un lungo periodo nel quale la nostra ginnasta ha dovuto patire più del dovuto per una serie di infortuni che l’avevano frustrata.
“Ginnaste straordinarie – attacca il Enrico Casella -. Un Europeo di grande spessore, con quattro ginnaste che sono state eccezionali nelle loro prestazioni. Nonostante una preparazione disastrosa per i noti motivi legati alla pandemia, Alice D’Amato, Martina Maggio e Giorgia Villa sono state quasi sorprendenti. Vanessa Ferrari? Non ho più parole, ma c’è ancora tanto posto dove appendere le sue medaglie”.