SQUADRA ED ALLENATORI BRIXIA - ANCONA PRIMA PROVA CAMPIONATO A1
La Brixia Brescia incomincia il campionato di serie A così come aveva terminato quello scorso: con un secondo posto. Ed ancora una volta a superare il superteam bresciano sono state le rivali storiche della Ginnastica Artistica Lissonese, che come la Brixia, nella sua storia, ha vinto undici scudetti. Ad Ancona in un Palarossini gremito in ogni ordine di posto, con cinquemila biglietti strappati ai botteghini, la grande ginnastica artistica italiana ha dato spettacolo, con alcune individualità che hanno strappato applausi a scena aperta.
La sfida incomincia senza due protagoniste degli ultimi giochi olimpici di Londra, Erika Fasana per la Brixia e Carlotta Ferlito nelle fila della Gal Lissone. La compagine bresciana incomincia bene, anzi benissimo. Sulla tavola del volteggio Vanessa Ferrari, Giulia Leni e la debuttante Serena Bugani, chiudono con un 42,100 complessivo, un totale che rimarrà imbattuto per tutta la prova. Alle parallele asimmetriche la giovanissima Chiara Imeraj, appena tredicenne, piazza un 13,750 che rimarrà il terzo punteggio dell’intera gara a questo attrezzo. Benissimo Vanessa Ferrari che porta un nuovo esercizio e che ottiene il miglior punteggio con 14,400 e bella la prova anche dell’altra giovane brixiana Martina Rizzelli reduce da una settimana passata più a letto con la febbre che in palestra ad allenarsi.
A metà gara la Brixia ha quasi cinque punti di margine sulle inseguitrici, ma le insidie stanno per arrivare. Due cadute in trave di Serena Bugani, mitigate dalle belle prove di Vanessa Ferrari e Sofia Busato, permettono a Gal e Pro Lissone di accorciare le distanze. Al corpo libero il definitivo patatrac bresciano. Serena Bugani mette le mani per terra, Giulia Leni il sedere ed inoltre Vanessa Ferrari non è pagata dalla giuria come avrebbe meritato. E così’ puntale arriva il sorpasso, perché nello sport quando si sbaglia si paga. Vanessa Ferrari è stata come sempre la più applaudita, ma anche la migliore in senso assoluto con il suo totale di 56,550 precede infatti Enus Mariani che totalizza 55,350 ed Elisa Meneghini ferma a 54,650, sciorinando la solita ginnastica spettacolare che in questa occasione non è stata sufficiente alla Brixia per vincere.
“Sono soddisfatta per la mia gara, un po’ meno per il risultato della squadra – dice Vanessa -. Poi non ho capito tanto il mio punteggio al corpo libero, ma non fa niente, anche con quei tre o quattro decimi in più che pensavo di meritare saremmo stati secondi lo stesso. E’ andata bene. Il mio campionato di serie A si concluderà dopo la gara di Padova che è fra due settimane, perché poi avrò tre impegni consecutivi in Coppa del mondo, negli Stati Uniti, in Francia e poi in Giappone a Tokio. La serie A mi serve per affinare il mio stato di forma, che comunque ritengo sia già soddisfacente”.
Enrico Casella in veste di Capo Allenatore della Brixia commenta così la prova delle “brixiane”. “Avevamo obbiettivi diversi per ciascuna delle ragazze impegnate in gara; per Vanessa si trattava di presentare nuove combinazioni alle parallele ed alla trave e di testare alcune nuove soluzioni coreografiche al corpo libero ed i risultati sono stati eccellenti sia alle parallele che alla trave; un po’ meno al corpo libero, ma c’è da considerare che l’interpretazione del nuovo codice dei punteggi risulta abbastanza problematica per tutti, atlete, allenatori e giudici per cui si tratterà di rivedere qualcosa e di assestare meglio il tiro per le prossime gare. Le giovanissime Chiara e Sofia hanno superato brillantemente la prova rispondendo pienamente alle aspettative. Martina è stata utilizzata solo alle parallele perché non si è potuta preparare adeguatamente per problemi di salute e non abbiamo voluto pressarla più di tanto in queste condizioni. Giulia ha presentato un esercizio al corpo libero con notevoli difficoltà acrobatiche che ovviamente comporta qualche rischio in più che in questa occasione non ha pagato, però sono certo che Giulia sia sulla strada giusta. Discorso a parte merita Serena che rientrava in gara dopo lunghi mesi di stop e dopo un intervento chirurgico al gomito. Giunta a Brescia la scorsa estate è una ginnasta ancora da scoprire per me, dopo i lunghi mesi di riabilitazione conclusisi in dicembre. Questa prova certamente non brillante rappresenta un test importante sulle modalità di gestione di questa atleta. Ci sono comunque segnali positivi ed il lavoro che deve ancora essere portato a termine è davvero tanto, aspettiamo che l’allenamento dia i suoi frutti.”
E come Direttore Tecnico Nazionale quali sono i commenti di questa prima gara di serie A? “Ho visto alcune cose interessanti anche se la nota che più mi preoccupa è una certa scarsità nei contenuti di molti esercizi. La formula del campionato con i tre esercizi secchi ad ogni attrezzo di certo non spinge allenatori e ginnaste a cercare di introdurre difficoltà superiori, però bisogna rendersi conto che se si vuole essere protagonisti sulla ribalta internazionale non si può pensare di affidarsi esclusivamente alle buone esecuzioni di esercizi molto semplici. Certamente il tempo per lavorare c’è però non bisogna sprecarlo e ritengo che queste gare siano l’ideale per questo scopo. D’altronde ogni Club ha il diritto di adottare le proprie strategie nella maniera più autonoma ed indipendente possibile, certo è che le ginnaste che si vogliono candidare per vestire la maglia azzurra dovranno dimostrare di saper gestire in condizioni di gara contenuti più elevati tipici di uno standard internazionale.”