July 12, 2021

NAPOLI:

"Assoluti" dominati dalla Brixia, ma nessuna festa

Tris amaro per Giorgia Villa

Primo titolo tra le grandi per Angela Andreoli. Iorio si tinge d'oro

Tris amaro per Giorgia Villa

Giorgia Villa ha calato il tris. Dopo i successi del 2018 e dell’anno passato, la fuoriclasse della Brixia, sulle pedane partenopee del Palavesuvio, si è laureata campionessa italiana assoluta per la terza volta nella sua giovane carriera, ma questa volta niente dediche, niente festeggiamenti. Alla ginnasta bergamasca il nuovo tricolore è costato carissimo. Un dolore nello stacco della rondata dell’ultima diagonale del suo esercizio al corpo libero si è rivelato più grave del previsto, tanto serio da precluderle la convocazione per i giochi olimpici. Eppure il successo era stato netto, come netto è stato il predominio del club bresciano che ha piazzato le cinque atlete in concorso ai primi cinque posti della classifica generale. “Ero contenta alla fine della gara – ha detto la neocampionessa italiana assoluta -. L’infortunio mi sembrava cosa da poco ed invece la mattina seguente mi sono svegliata con la caviglia grossa come un melone. Era stata una vittoria che mi aveva fatto molto piacere, anche perché finalmente sugli spalti c’erano i miei famigliari ed alcuni amici. Una sensazione bellissima quella di sentire di nuovo gli applausi dopo tanti mesi. Avevo dedicato la vittoria alle Fiamme Oro, il mio club militare, che da un anno ormai mi ha arruolato nelle sue fila. Sono dispiaciutissima, ma sono anche consapevole che la nostra disciplina implica a volte questi imprevisti”. Sul secondo gradino del podio, staccata di poco meno di un punto, si è classificata Asia D’Amato che è finalmente tornata a disputare un “giro completo” sugli attrezzi dopo alcuni mesi. Il bronzo è finito al collo di Martina Maggio, che si è giocata la medaglia d’oro per un errore proprio nell’ultimo esercizio del corpo libero. Ai piedi del podio la pugliese della Brixia, Veronica Mandriota, alla sua miglior gara “all around” della vita. Per la ginnasta che vive, studia e si allena al Palalgeco dall’ormai lontano 2014, una competizione di altissimo livello che l’ha vista addirittura primeggiare al volteggio, mettendosi alle spalle Lara Mori, seconda in coppa del Mondo proprio al corpo libero dietro a Vanessa Ferrari. “Solo” quinta, ma ginnasta in continua evoluzione è risultata la bresciana, Angela Andreoli. Notizie confortanti sono giunte anche per mano di Alice D’Amato, ginnasta che venerdì prossimo salirà sul volo per il Giappone, in compagnia di Vanessa Ferrari, della gemella Asia e Martina Maggio. Di rilievo il volteggio eseguito da Alice D’Amato, esercizio che le è valso un eloquente 14,750. Al rientro dopo il grave infortunio al tendine d’Achille, anche l’altra brixiana, Elisa Iorio ha eseguito un esercizio di altissimo livello alle parallele asimmetriche: un 14 netto che vale l’ingresso nella finale di specialità.

Nelle finali di specialità la Brixia ha raccolto come sempre medaglie e consensi pur lasciando a riposo quasi tutte le sue big. Tre medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo rappresentano un bottino di tutto rispetto per quella squadra che in stagione aveva già dominato il campionato per club vincendo il suo 19esimo scudetto. Il risultato più clamoroso della giornata è stato quello colto dalla giovanissima Angela Andreoli, quindicenne di San Polo, che ha sbaragliato il campo nella finale del corpo libero. Nella routine tanto cara alla sua capitana ed idolo indiscusso, Vanessa Ferrari, l’allieva di Marco Campodonico e Monica Bergamelli, sotto gli occhi vigili di Enrico Casella, non ha commesso la minima esitazione e con una routine densa di difficoltà ha “stampato” un 13,600, punteggio impossibile per ogni sua avversaria. Fra le note liete di giornata c’è sicuramente la medaglia d’oro conquistata dalla “brixiana” Elisa Iorio alle parallele asimmetriche. L’ex campionessa italiana assoluta del 2017 e medaglia di bronzo mondiale con l’Italia nel 2019, reduce da un grave infortunio al tendine d’Achille, tornata in pista da pochissime settimane, si è tolta lo sfizio di aggiudicarsi la finale degli esercizi svolti fra gli staggi. Una grande iniezione di fiducia per l’atleta emiliana che vive a Brescia da otto anni, che con ogni probabilità con un altro mese di allenamenti avrebbe potuto indurre il direttore tecnico nazionale, Enrico Casella a tenerla in considerazione per le convocazioni olimpiche. Sul podio delle asimmetriche, interamente monopolizzato dalle ginnaste della Brixia, che agli Assoluti gareggiano con i colori delle Fiamme Oro, anche Martina Maggio, seconda e le gemelle Asia ed Alice D’Amato, finite pari merito con il bronzo al collo. “Anche se non abbiamo vinto l’oro -hanno praticamente dichiarato all’unisono le due sorelle – vogliamo dedicare queste nostre medaglie al nostro papà che sta passando un brutto periodo per via della salute non ottimale”.

 

 

 

 

 

 

Alice ed Asia dedicano la medaglia a papà Massimo

Sul gradino più alto del podio della trave si è accomodata Martina Maggio, oggi, assieme a Vanessa Ferrari, la ginnasta più in forma fra quelle che partiranno per Tokyo. Per la brianzola della Brixia un esercizio impeccabile sotto il profilo della coreografia e dei salti artistici, con una piccola pecca in una serie acrobatica che non le ha comunque precluso di laurearsi campionessa italiana della specialità. Piccola delusione invece per Angela Andreoli, che mettendo i piedi a terra in un difficile movimento acrobatico, non è andata oltre il quinto posto, preceduta anche dalla compagna di squadra, Veronica Mandriota. “Chiudiamo un’edizione degli Assoluti che come al solito ci ha visto protagonisti – ha detto Enrico Casella alla fine della rassegna -, ma l’infortunio occorso a Giorgia Villa, non ci permette di gioire come avremmo voluto. Era un test importante in vista dei giochi olimpici e dalle due giornate di gara ho raccolto qualche certezza in più”.

 

 

 

 

 

 

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