STOCCARDA:
Conquistato il pass "OLIMPICO" ai Campionati del Mondo
Finali Mondiali: per la Squadra, Villa e Iorio
BRAVE! BRAVE! BRAVE!
L’Italia della ginnastica artistica ha strappato il pass per Tokyo 2020. Fra le protagoniste delle olimpiadi che si svolgeranno l’anno prossimo nella terra del Sol Levante, ci sarà dunque anche la giovanissima nazionale condotta da Enrico Casella, composta per quattro quinti da ginnaste in forza alla Brixia e che quotidianamente si allenano al PalAlgeco. Nel corso dei Campionati del Mondo qualificanti di Stoccarda, Giorgia Villa e compagne, seppur con qualche brivido, sono riuscite a conquistare uno dei dodici lasciapassare che la rassegna iridata metteva in palio. Spettacolari per tre quarti di gara, le azzurre hanno rischiato di compromettere ogni risultato, commettendo un mezzo (inusuale) disastro alla trave. Tre attrezzi da sballo e poi dieci minuti da incubo, nei quali Giorgia Villa, Asia D’Amato e Desiree Carofiglio, impegnate alla trave, sono costrette a mettere i piedi a terra e per certi versi sfiorare la disfatta. Per fortuna l’ultima azzurra a salire sull’attrezzo, Elisa Iorio, è stata capace di sfoderare una buona prestazione e l’Italia, seppur in corner, si è salvata. La squadra più giovane in assoluto dell’intero mondiale tedesco, ha centrato l’obiettivo principale, quel traguardo per cui Enrico Casella, il suo staff e l’intera federazione stavano lavorando da anni, ma alla fine della contesa è rimasto ugualmente un po’ di amaro in bocca per aver banalmente sciupato il finale della gara. Le Fate, così come sono state ribattezzate ormai da anni le ginnaste che si allenano a Brescia, hanno nelle gambe almeno 165 punti e quindi il risultato ottenuto ieri (poco meno di 162) non può soddisfare appieno il quintetto azzurro.
Ad aprire le danze era stata Elisa Iorio che al corpo libero, aveva ottenuto un positivo 12.400 ed aveva preceduto la capitana Giorgia Villa che esibendosi sull’aria di “Funiculì, funiculà” aveva ammaliato la Schleyer Halle strappando alle strette giurie tedesche punti 12.900. Asia D’Amato pasticcia su un arrivo e raccoglie un 12.100, ma a chiudere in bellezza la routine per l’Italia ci aveva pensato Desiree Carofiglio con un’esecuzione da 13.400. Al volteggio, come loro solito, le azzurrine hanno saputo incantare. Quattro salti da manuale (14.366 di Iorio, 14.666 di Villa, 14.500 per entrambe le gemelle D’Amato) e l’Italia si era portata a ridosso di Cina e Francia che in quel momento comandavano la gara. Anche fra gli staggi delle parallele le italiane hanno saputo ribadire la propria forza e destrezza. Giorgia Villa aveva aperto con un solidissimo 14.300, seguita poco dopo dalle convincenti esibizioni di Alice D’Amato (14.133), della gemella Asia (14.000) e per ultima di una Iorio molto cresciuta nelle ultime settimane (14.133). A quel punto sarebbero bastati 38 punti per mettere in tasca Tokyo e la finale a otto squadre che si disputerà martedì prossimo ed invece Villa e compagne alla trave ne combinano di tutti i colori. Giorgia Villa cade dal suo “salto giro avvitato” (12.533), Asia D’Amato (11.833) e Desiree Carofiglio (11.266) fanno anche peggio, ma per fortuna Elisa Iorio, ragazza dai nervi d’acciaio sfoggia quella solida performance che permette all’Italia di stare davanti al Belgio e alla Germania e di assicurarsi il pass olimpico. Per sapere se le azzurre oltre a Tokyo si fossero assicurate anche la finale a squadre, si è dovuto attendere fino all’ultima suddivisione, con il Brasile che fortunatamente non è riuscito a superare le ragazze italiane che quindi martedì pomeriggio avranno la possibilità di esibirsi in quella finale che metterà di fronte le migliori otto nazionali del pianeta. Venerdì sera, nella finale riservata alle migliori 24 del mondo ci saranno anche Giorgia Villa ed Elisa Iorio.
Le parole del DTNF
Enrico Casella
“Gareggiare alle nove del mattino non ci ha certo aiutato. L’avevamo detto che il sorteggio non era stato benevolo nei nostri confronti. Altro aspetto importante è che quattro quinti di questa squadra è al suo primo mondiale fra le grandi. In questo sport, oltre alla bravura ed al talento, conta molto l’esperienza e da questo punto di vista paghiamo molto. Diciamo che abbiamo sofferto più del dovuto sul finale di gara, ma gli obiettivi principali della nostra spedizione sono stati colti con grande bravura. Saremo a Tokyo e questa la notizia più importante di tutte. Applausi per tutte le ragazze ed i miei collaboratori, senza i quali questo meraviglioso traguardo non sarebbe stato possibile cogliere. E attenzione perché non è finita. Penso che qualche cartuccia da sparare l’abbiamo ancora. Queste sono ginnaste terribilmente decise a lasciare il segno”.
Giorgia Villa, non solo è una delle più giovani ginnaste fra le oltre trecento viste in gara, è pure la capitana più giovane in assoluto. “Siamo tutte capitane – dichiara Giorgia Villa - ognuna di noi è responsabile per se stessa, ma sa perfettamente di far parte di una squadra e quindi, così facendo, riusciamo a sopportare meglio il peso delle responsabilità. Volete sapere della gara? Mai una provata una tensione simile. Si è sciolta un po’ con il passare dei minuti e degli esercizi man mano eseguiti, ma prima di salire sulla trave, l’ultimo attrezzo, un po’ di paura ha nuovamente fatto capolino”. La trave appunto. Croce e delizia della campionessa della Brixia. Un esercizio che se ben eseguito vale benissimo una finale mondiale, ma che dipende quasi esclusivamente dall’esecuzione di quel “salto giro avvitato” che porta una montagna di punti se ben eseguito, ma che ti fa precipitare se lo si fallisce- “Appunto – conferma Giorgia - questa volta l’ho sbagliato. Mi sentivo benissimo, pensavo di essere bella centrata sulla trave ed invece sono caduta a sinistra. Stranamente mi trovo a fallirlo una volta si ed una no. Speravo di riuscire finalmente a sfatare questo trend che mi fa impazzire ed invece…. Altra cosa strana, cado sempre sul lato destro, invece questa volta mi sono sbilanciata a sinistra. La prossima è la volta SI e quindi non mi preoccupo. Lo farà bene certamente”. Nonostante l’errore in trave, Giorgia Villa ha chiuso fra le prime dieci della classifica parziale dell’All Around, una piazza che la ginnasta “brixiana” confida di migliorare in finale. “La mia ambizione era quella di centrare la finale e poi sparare tutto quello che mi rimane in fatto di energie per salire il più in alto possibile – specifica Giorgia Villa -. E’ il mio primo campionato del mondo fra le Senior e terrò buono qualsiasi risultato arriverà. Un po’ sono arrabbiata per l’errore commesso, ma tutto serve per fare esperienza. Puntavamo al pass per le olimpiadi e quello non me lo toglie più nessuno. Giovedì prossimo proverà a salire più in alto possibile, anche se so già che il podio è irraggiungibile”.
Accanto a Giorgia Villa, che in quanto a parlantina potrebbe competere con ogni campionessa del mondo, c’è anche Elisa Iorio, molto più schiva della compagna di squadra, e che in qualche modo si è ritagliata il ruolo di salvatrice della Patria. Se anche lei fosse caduta dalla trave addio sogni di gloria per le azzurre. “Anche se ero concentrata sulla mia salita sull’attrezzo – confida la ginnasta della Brixia -, devo dire che un po’ di tensione le cadute delle mie compagne me l’hanno messa addosso. Ho pensato solo a stare centrale e con le unghie e con i denti mi sono difesa. Sono contente perché questa squadra merita di andare alle olimpiadi. Abbiamo lavorato tanto e questo risultato è meritatissimo”.