27 settembre, Mondiali di Ginnastica Ritmica a Izmir, Turchia, entrano in pedana le squadre di tutto il mondo e la squadra italiana conquista l’argento del concorso generale! I pronostici non erano dalla nostra, due ginnaste giovani esordienti e soprattutto l’ultima prova di Coppa del Mondo disputata solo quindici giorni fa che aveva visto l’Italia fuori dal podio impensierivano non poco la nostra nazionale. Cresciute in questi ultimi tempi sia la squadra della Spagna che quella di Israele, l’Italia metteva in campo una grande esperienza tecnica e di tenuta di gara. Infatti proprio grazie a due ottime esecuzioni, sia all’esercizio palle e nastri sia alle clavette ottiene due punteggi rilevanti, sopra il 17. La competizione prevedeva due turni, l’Italia scende in pedana nel primo gruppo. Dopo la prima rotazione è quarta, dopo la seconda risale due posizioni piazzandosi alle spalle della Bulgaria, leader della classifica provvisoria. Mancano ancora però tutte le altre squadre e soprattutto Russia, Israele, e tanti altre outsider pericolose. Dita incrociate... e, dopo aver assistito a gravi errori nelle esecuzioni di Bielorussia e Spagna, anche la favorita Russia incorre in un fuori pedana nelle clavette che la fa scivolare al quarto posto. Israele con due buone esecuzioni e anche l’Azerbaijan pur portando a termine egregiamente la gara non impensieriscono l’Italia che resta saldamente sul secondo gradino del podio. Il titolo va alla Bulgaria che è l’unica a fare meglio dell’Italia e, per un solo decimo! Marta Pagnini, Andrea Stefanescu, Camilla Patriarca, Alessia Maurelli, la brixiana Sofia Lodi e Arianna Facchinetti con una gara che ha meravigliato tecnici e fans riescono nell’impresa di mantenere la ribalta mondiale mentre fanno esperienza, una squadra in gran parte rinnovata. Un ringraziamento alla giovane Sofia, a tutte le ginnaste e soprattutto allo staff, in particolare a Emanuela Maccarani che con fantasia esperienza e tenacia riesce in cotanta impresa di attraversare un momento di rinnovamento con un simile successo.