La Brixia ha fatto 13! sabato sera nel “Pala105” di Rimini, teatro della finale del campionato nazionale di serie A, la compagine cittadina ha vinto il suo tredicesimo scudetto, ribadendo il suo ruolo di squadra più titolata della disciplina. Un titolo che non era certo in discussione: le tre vittorie ottenute ad Ancona, Milano e Firenze erano più che sufficienti per permettere al team cittadino di presentarsi sulle pedane romagnole in tutte tranquillità, ma alla Brixia degli ultimi tempi non piace solo vincere, piace stravincere. E così con una formazione ridotta all’osso, senza Vanessa Ferrari scesa in pedana solo per la festa del podio, con Erika Fasana e Martina Rizzelli impegnate solo parzialmente, la compagine di Enrico Casella ha vinto anche questa ultima prova, suggellando un en plein che se non è storico poco ci manca.
Erika Fasana, Martina Rizzelli, la romana Lavinia Marongiu, Chiara Imeraj, la rientrante Sofia Busato che al debutto quest’anno in serie A ha piazzato un volteggio da 15,200, il punteggio più alto di tutta la rassegna e le giovanissime Francesca Noemi Linari e Giorgia Villa, sono state le splendide protagoniste della vittoria della serata romagnola.
“Non era affatto scontato riuscire ad arrivare primi in queste condizioni – spiega Enrico Casella, coach della Brixia e Direttore Tecnico della nazionale azzurra -. Basti pensare che delle nostre tre ginnaste che il mese scorso hanno preso parte agli europei di Montpellier, solo Rizzelli e Fasana hanno eseguito due esercizi a testa. Senza Vanessa Ferrari che sta seguendo un piano di recupero abbiamo dato ampissimo spazio a tutte le nostre ginnaste più giovani e devo dire un po’ inaspettatamente siamo riusciti a vincere anche quest’ultima prova. Squadra forte, non c’è che dire”
Agli avversari la Brixia quest’anno ha lasciato solo le briciole. Sul secondo gradino del podio, sia ieri sera che nella classifica complessiva è finita l’Artistica ’81 Trieste, altra sorpresa della stagione che si è permessa il lusso di sopravanzare la strafavorita per la piazza d’onore, la Ginnastica Artistica Lissonese, mai in gara per tentare di vincere il titolo nazionale.
Ieri sera solo spettatrice non pagante, ma decisiva in stagione per il poker di successi ottenuti dalla sua squadra, Vanessa Ferrari, che con questo titolo raggiunge la sua ex capitana, Monica Bergamelli. Dieci gli scudetti vinti dall’ex campionessa del mondo.
“Un bel traguardo non c’è dire. Oggi non ho fatto molta fatica – dice ridendo Vanessa Ferrari -, so di essere stata importante durante il campionato, ma è ora di lasciare un po’ spazio a chi è molto più giovane di me. Bravissime tutte le mie compagne. Anche in situazioni difficili come questa sono riuscite a salire sul gradino più alto del podio, segno che siamo una grande squadra. Per quanto mi riguarda sono felicissima di aver raggiunto Monica (Bergamelli, n.d.r.). E’ stata la mia capitana e il mio esempio per tantissimi anni e sinceramente pensavo fosse irraggiungibile, invece adesso ne abbiamo vinti dieci a testa. E forse, chi può dirlo, riuscirò anche a superarla”
