E’ stata la Brixia, guidata in campo gara da Marco Campodonico e Laura Rizzoli, a salire sul gradino più alto del podio nella seconda prova del campionato nazionale di serie A1. In un PalaFabris di Padova stipato in ogni ordine di posto, con botteghini chiusi e biglietti esauriti già dal mese scorso, la compagine cittadina è tornata a brindare nel calice del successo dopo che per tre volte consecutive aveva dovuto cedere il passo alla eterna rivale Gal Lissone. Ma ieri sulle pedane patavine le nostre ragazze hanno dimostrato carattere e combattività che forse si erano un po’ perse per strada la scorsa stagione.
Con una squadra lunga, imbottita da tante giovani, la formazione bresciana si è portata in testa sin dall’attrezzo d’esordio di questa seconda prova ed ha poi controllato il ritorno delle brianzole che dopo l’esercizio in trave si erano rifatte sotto. Brixia e Gal incominciano la sfida nello stesso gruppo di lavoro e partono dal volteggio. Vanessa Ferrari, Serena Bugani e l’altro gioiello di casa Brixia, Martina Rizzelli, quest’ultimo con uno strepitoso 14,700, che sarà il punteggio più alto dell’intera manifestazione, chiudono con un 42,800 di totale. La Ginnastica Artistica Lissonese si ferma a 41,900 ed è costretta ad inseguire.
Alle parallele asimmetriche il team bresciano con 41,050 prende il largo nonostante Vanessa Ferrari compia un errore durante il doppio salto in avanti in uscita. 13,500 per l’ex campionessa del mondo, 14,000 per l’ottima Martina Rizzelli e 13,550 per la tredicenne Chiara Imeraj che si conferma specialista di razza a questo attrezzo, dopo l’esibizione simile offerta nella gara dell’esordio ad Ancona quindici giorni fa. La Gal che soffre fra gli staggi non riesce a far meglio di 38,300 e quando si doppia la boa di metà gara il vantaggio bresciano sfiora i quattro punti.
Ma la gara non è chiusa perché bresciane e brianzole si devono cimentare alla trave, generalmente favorevoli a Ferlito e compagne, ed al corpo libero. E difetta sulla trave la Gal riduce e di parecchio il suo divario. Elisabetta Preziosa (14.150), Carlotta Ferlito (14,550) e Elisa Meneghini (14.400), fanno decisamente meglio di Vanessa Ferrari (13.900), Sofia Busato (13,000) e della rientrante Erika Fasana (13.550), alla sua prima gara dopo le olimpiadi londinesi.
Quando deve iniziare l’ultimo attrezzo, il corpo libero, il vantaggio di Ferrari e compagne si è ridotto ad un solo punto. Iniziano le “brixiane”. La giovane Serena Bugani non si fa prendere da quell’emozione che l’aveva frenata ad Ancona e piazza un buon esercizio che le vale un discreto 12,750. Tocca a Vanessa Ferrari e il “cannibale” allenato da Enrico Casella sa benissimo che le sorti della gara e forse dell’intero campionato passano attraverso l’esecuzione del suo esercizio. E come al solito quando c’è da stupire, Vanessa ci riesce. Esercizio stile “London 2012”, 14,250 strappato alle severe giurie che si trovano sui campi di gara italiani e vittoria in ghiaccio. Ad Erika Fasana è sufficiente raccogliere un 12,900 per assicurare la vittoria bresciana. Alla Gal servirebbe un miracolo, ma quelli li fanno i Santi e non le ginnaste e quindi le pur ottime esecuzioni di Meneghini, Preziosa e Ferlito non sono sufficienti neppure per avvicinare la Brixia che torna così a festeggiare un primo posto che mancava dalla prima prova del campionato dello scorso anno; 164,200 contro 163,300 il totale delle due compagini che hanno staccato nettamente tutte le altre concorrenti fra le quali per il terzo gradino del podio ha prevalso la Olos Gym di Roma con 156,700 davanti alla Artistica 81 di Trieste quarta con 154,600.