Internazionali
April 7, 2023

JESOLO:

Nette vittorie a squadre ed individuali

GRANDE ITALIA!

Buoni auspici per gli imminenti Campionati Europei

GRANDE ITALIA!

Inizia con il piede giusto l’avventura azzurra nella 14esima edizione del “Trofeo Internazionale Città di Jesolo”. Un oro luccicante è il prestigioso cammeo che orna il collo dell’Italia Juniores, che sulle pedane della laguna veneta è scesa in campo con Benedetta Gava, Camilla Ferrari, Naomi Pazon, Emma Fioravanti, Emma Puato e Sara Caputo. Un successo mai in discussione quello conquistato dalle azzurrine capaci di esibire una ginnastica di valore in un contesto molto qualificato. Inizia bene l’Italia baby che presenta come attrezzo d’inizio il volteggio. Sulla rincorsa dei 25 metri la migliore azzurra è Benedetta Gava (Artistica ’81 Trieste) che ottiene un punteggio di 14.100 valido per la squadra ed uno score di 13.700 dopo aver effettuato il secondo salto valido per la qualificazione della finale di specialità domani. Bene anche Emma Fioravanti che colleziona un punteggio di 13.067 e poi a seguire Emma Puato (12.833) e Sara Caputo (12.633).  L’Italgym Junior dopo la prima rotazione comanda la classifica parziale con un totale di 40,000 punti, nettamente davanti a Giappone (36.934) di scena al corpo libero ed alla Germania che chiude il primo “giro” alle parallele asimmetriche con punti 34,700. Trascinata da una Camilla Ferrari spettacolare fra gli staggi (13.700) l’Italia tiene il comando delle operazioni anche al giro di boa di metà gara. Oltre alla ginnasta della Brixia di Brescia, l’Italia tiene validi i punteggi ottenuti da Sara Caputo (CH4 Sporting Club, 12.300) ed Emma Fioravanti (Forza e Coraggio, 12.567). Nella classifica provvisoria le azzurrine guidano la graduatoria con punti 78.567, facendo meglio di Giappone (75.034) e Germania (68.933). Sulla trave l’Italia traballa ma non molla. Sara Caputo è la migliore fra le ginnaste portate in gara dai tecnici Tiziana Di Pilato e Diego Pecar ed ottiene punti 12.667. A far lievitare il vantaggio dell’Italia (115.100) nei confronti di Giappone (109.501) e Germania (104.233) sono gli esercizi eseguiti da Emma Fioravanti (12.133) ed Emma Puato (Artistica ’81 Trieste, 11.733). Sul quadrato del corpo libero l’Italia completa la sua opera conquistando una meritatissima medaglia d’oro. A portare punti al team italiano sono i punteggi di Emma Fioravanti (12.933), Sara Caputo (12.667) e Camilla Ferrari (12.567), con il tricolore che sventola più in alto delle squadre avversarie grazie al punteggio complessivo di 153.267. Sul podio fanno bella figura anche il Giappone (146.601) e la Germania (141.599). A livello individuale il successo jesolano è per la statunitense Gabrielle Hardie (52.134) che vince l’All Around Junior davanti alla connazionale Audrey Snyder (51.666). Sul terzo gradino del podio sarebbe dovuta salire la nipponica Ichika  Morii (51.533), ma non essendo in possesso della licenza internazionale non può figurare nella classifica ufficiale. Il bronzo finisce così al collo della lombarda della Forza e Coraggio, Emma Fioravanti (50.700), con Sara Caputo quarta (50.267) e Camilla Ferrari, quinta con 50.100). Benedetta Gava ha chiuso in ottava posizione (49.066), Emma Puato nona con 47.933). la portacolori della Ginnastica Civitavecchia, limitata da un piccolo infortunio alla caviglia, ha disputato sole le prove della trave (11.300) e delle parallele (12.533). In gara come individualista anche la laziale Letizia Consalvi (Ginnastica Romana) che ha chiuso con un totale di 47.066 (13.065 al volteggio, 11.700 alle parallele, 11.333 alla trave e 10.833 al corpo libero), giungendo 11esima nella classifica generale. Domani nelle finali di specialità vedremo impegnate le due triestine Benedetta Gava ed Emma Puato al volteggio, Camilla Ferrari e Emma Fioravanti alle parallele asimmetriche, Sara Caputo ed Emma Fioravanti alla trave, con la milanese che disputerà la sua terza finale di giornata al corpo libero, assieme a Sara Caputo.

Gli Stati Uniti, che avevano vinto le precedenti 13 edizioni, non ci sono ed allora Jesolo si colora d’azzurro. Un dominio assoluto quello esercitato dalla squadra nazionale Senior sulle pedane della laguna veneta. Vittoria con larghissimo margine nel concorso a squadre ed addirittura quattro ginnaste ai primi quattro posti della classifica individuale, il tutto a testimoniare la grandezza di un team che una volta di più si conferma anche a livello internazionale. Senza poter contare su Martina Maggio, ancora dolorante ad una caviglia, che si è presentata in sostanza fuori gara e solo alle parallele asimmetriche, la compagine tricolore ha però recuperato la campionessa europea Asia D’Amato, oggi più che mai in lizza per salire sull’aereo che fra quindici giorni porterà la nazionale ad Antalya per la disputa dei campionati europei. L’individuale l’ha vinto Manila Esposito, brava nel rimanere concentrata dopo un’incertezza alla trave e nell’infilare in chiusura Alice D’Amato che a sua volta è incappata in un errore al corpo libero. L’Italia parte con le marce alte inserite. Sulla tavola del volteggio le azzurre volano subito al comando con un totale di 41.467. Ad aprire le danze è la “partenopea di Civitavecchia” Manila Esposito che porta alla squadra un ottimo 13,700, seguita dalle due gemelle D’Amato che eseguono due salti molto simili che valgono rispettivamente 13,900 per Asia e 13,867 per Alice. Asia D’Amato porta anche un secondo salto, che altro non è quel “salto teso con mezzo giro”, che a Monaco in occasione dei campionati europei, le costò un grave infortunio con relativo intervento chirurgico ad una caviglia e che da allora non aveva più eseguito. A chiudere le esibizioni del quartetto azzurro il volteggio di Angela Andreoli (13.400). La Korea del Sud impegnata alle parallele asimmetriche insegue il team italiano con punti 39.800, poi la Spagna che al corpo libero totalizza punti 39.567 ed a chiudere la prima rotazione, il Canada A che porta a casa 37.901 punti. Alle parallele asimmetriche quattro strabilianti esecuzioni delle azzurre lanciano in orbita l’Italia. Inizia Giorgia Villa che dall’alto della sua classe piazza subito un grande 14,167, seguita dalla rientrante Asia D’Amato che per un’inezia non tiene il passo della compagna, strappando alle giurie un signor punteggio (14.100). Alice D’Amato fra gli staggi è un mix di eleganza, potenza e bravura. La gemellina genovese delle Fiamme oro strappa applausi a scena aperta con un esercizio concluso con l’esecuzione di un uscita nuova di zecca. La vice-campionessa europea della specialità chiude con un clamoroso score di 14.733, punteggio che a livello internazionale vale senza possibilità di smentita una finale olimpica o mondiale. Manila Esposito porta in dote alla squadra azzurra il quarto punteggio con 13.967. Poco dietro anche Angela Andreoli (13.000) e Martina Maggio (12.833) che ha pagato a caro prezzo un’indecisione nell’uscita. Esibendo una prova complessiva alla trave che non ha mai avuto eguali in incontri internazionali, la compagine italiana diventa irraggiungibile per la vittoria finale. Chapeau per Giorgia Villa che sfiora i 14 punti (13.967) con un esercizio stellare. Salti acrobatici che sfiorano la perfezione e coreografia da stropicciarsi gli occhi per la tanta eleganza sfoggiata fanno dell’ex campionessa olimpica di Buenos Aires, una delle stelle che si sono esibite a Jesolo. Asia D’Amato conferma di essere sulla strada del pieno recupero e sui dieci centimetri della trave conquista un 13.633 che in chiave europea è un punteggio si assoluto valore. Alice D’Amato non mette i piedi a terra, ma pasticcia su qualche movimento e chiude con 12.967. Bene Manila Esposito, che nonostante un errore in uscita dall’attrezzo strappa un 12.767 che sarà decisivo per la vittoria nell’All Around, ma applausi anche per Angela Andreoli (13.200), finalmente tornata sui livelli di qualche mese fa. Al corpo libero l’Italia stende l’ultima pennellata di colore per il suo capolavoro. Manila Esposito è la migliore fra le azzurre. Sfruttando l’indecisione della poliziotta Alice D’Amato, che non chiude bene un triplo avvitamento, la portacolori della Ginnastica Civitavecchia piazza un 14 netto che vale il sorpasso sulla compagna ed è utile per aggiudicarsi la classifica individuale del Trofeo Città di Jesolo. Alice D’Amato ottiene solo 12.500, ma è d’argento nell’All Around e Angela Andreoli conferma la sua grande giornata con 13.200 ed un totale di 53 punti tondi tondi che valgono una meritatissima medaglia di bronzo individuale. Nella classifica per nazioni l’Italia ha vinto con un ottimo 164.934, davanti alla Korea del Sud (154.834) ed alla Spagna (152.167). Poi Canada A (152.033), Giappone (151.701) e Canada B (146.500).

Le azzurre hanno dominato la scena nel giorno di chiusura dell’evento jesolano, conquistando complessivamente 7 medaglie, 3 d’oro,  2 d’argento e 2 di bronzo, a testimoniare la supremazia tricolore in un Palazzo del Turismo di Jesolo Lido gremito per il secondo giorno consecutivo da quasi duemila spettatori. Otto finali di altissimo spessore, degna cornice conclusiva di una gara internazionale che almeno in Europa non ha eguali.

Volteggio Senior – Argento e bronzo per l’Italia sulla tavola del volteggio. Asia D’Amato conquista il secondo gradino del podio ottenendo punti 13.850, score leggermente inferiore (14,000) a quello della coreana Seojeong Yeo, già terza alle olimpiadi di Tokyo. Il bronzo se lo infila al collo una splendida Manila Esposito, che conferma lo stato di grazia palesato in questa rassegna internazionale.

Trave Junior – Italia è giù dal podio ma il quarto posto di Sara Caputo (12.700) testimonia comunque l’ottimo lavoro svolto dalla ginnasta piemontese. Emma Fioravanti, complice una caduta dalla serie indietro “flic-salto-salto”, si è dovuta accontentare della sesta piazza (11.550).

Parallele Senior – L’Italia fa doppietta fra gli staggi delle asimmetriche. L’oro cinge il collo di una straordinaria Alice D’Amato, che cancella l’amarezza del titolo dell’All Around sfumato il giorno prima in dirittura d’arrivo, sfoggiando una prova impeccabile a quelle parallele che la consacrano ai massimi livelli mondiali. Il suo 14.750 è il punteggio più alto dell’intera rassegna jesolana, a certificare un’esecuzione eccellente per la “poliziotta” genovese. Ma se Alice è stata fenomenale, non da meno la sua compagna di allenamenti, di studio, di arma, di nazionale, nonché coinquilina, Giorgia Villa, stratosferica con il suo 14,500, uno dei suoi score più alti mai raggiunti in una competizione internazionale.  Terza la coreana Yunseo Lee con 14,100. 

Corpo Libero Junior – Arriva un altro oro per la ginnastica azzurra ed a conquistarlo è la lombarda “Emmina” Fioravanti. Per la ginnasta della Forza e Coraggio di Milano un primo posto nettissimo dopo aver strappato alle giurie un ottimo 13.400. Argento e bronzo per Gabrielle Hardie (13.000) e Sawa Umemoto (12,800).  Sara Caputo è sesta dopo aver eseguito un esercizio valutato dalle giurie con punti 12,300.

Trave Senior – L’Italia sulla trave rimane a bocca asciutta. Oro, argento e bronzo vanno ad impreziosire la bacheca personale rispettivamente della canadese Cassandra Lee (13.500), della coreana Seojeong Yeo (12.850) e dell’iberica Laia Masferrer (12.700), mentre Asia D’Amato e Giorgia Villa pagano a caro prezzo più di un’indecisione e devono accontentarsi dell’ottava e quinta piazza.  

Volteggio Junior – Torna sul gradino più alto del podio l’Italgym che con la portacolori dell’Artistica ’81, Benedetta Gava (13.525), vince la medaglia d’oro. A farle compagnia in zona medaglia le due statunitensi Gabrielle Hardie (12.825) e Audrey Snyder (12.650).  Emma Puato, compagna di colori di Benedetta Gava a Trieste, termina con un totale 12.500 che le vale un più che onorevole sesto posto complessivo.

Corpo Libero Senior – Nessuna medaglia per l’Italia che piazza Arianna Grillo al quarto posto (12.500) e Angela Andreoli al quinto con 12.300 dopo aver eseguito un esercizio con molte sbavature. Alla spagnola Laura Casabuena (13.050) va l’oro, mentre argento e bronzo sono vinti dalla coreana Dayeong Lee (12.900) e dalla canadese Sydney Turner (12.700).

Parallele Junior – nella finale di chiusura arriva un bronzo per la “brixiana” Camilla Ferrari, che sporca un poco la sua esecuzione ed ottiene solo 12.850, quasi un punto in meno rispetto alla gara di qualificazione di sabato. La specialità è così dominata dalle due americane Gabrielle Hardie e Audrey Snyder che strappano rispettivamente punti 13.500 e 13.250. Quinta l’altra azzurra Emma Fioravanti con 12.500.

I migliori allenatori e le migliori strutture in Italia