La Brixia non riesce a far il bis a Porto San Giorgio, sede di svolgimento della Golden League e si è dovuta accontentare di un argento che ha il sapore del rimpianto. Un rammarico rappresentato per non essersi potuta presentare al meglio in quell’evento che a tutti gli effetti è il secondo in quanto ad importanza dopo il campionato di serie A.
Senza la sua stella, Vanessa Ferrari, in non perfette condizioni fisiche dopo aver accusato il riacutizzarsi del dolore ad un tendine e con l’altra olimpionica di casa Brixia, Erika Fasana, impegnata solo a mezzo servizio, il club cittadino è stato beffato sul filo di lana dalle meritevoli eterne rivali della Gal Lissonese, brave nello sfruttare l’occasione di affrontare un avversario sgangherato.
In effetti la gara delle otto ginnaste che vestono i colori bresciani della Brixia era incominciata con il piede giusto. Volteggi sulla tavola di qualità e Brixia che vola al comando con larghissimo margine sulla Gal Lissonese, impegnata però sull’ostica trave. Quando Fasana e compagne si esibiscono sulle parallele asimmetriche il divario fra bresciane e brianzole rimane pressoché invariato con Carlotta Ferlito e socie che tengono botta salendo sul quadrato del corpo libero. A metà della rassegna Brixia e Gal sono divise da tre punti. Alla trave la Brixia ne combina di tutti i colori. Cinque cadute per le sei ginnaste presentate davanti alle giurie e la Gal, di scena al volteggio, non solo raggiunge le avversarie di sempre, ma fugge verso la vittoria.
L’ultima rotazione incomincia con la Brixia sotto di oltre quattro punti. Con le cittadine impegnate al corpo libero e Lissone alle parallele asimmetriche, servirebbe un miracolo per ribaltare la classifica finale. Martina Rizzelli, Erika Fasana e la giovanissima Francesca Noemi Linari fanno di tutto per attrezzarsi per compiere l’impresa, che solo un’imperfezione finale della promettente Sofia Busato, sino a quel momento una delle migliori dell’intero lotto di partecipanti, fa sfumare sul filo di lana. Alla fine Brixia e Gal Lissone, dopo ben 20 esercizi, sono divise da soli sette decimi. Un’inezia che premia Lissone e lascia tanto amaro in bocca alla squadra di Enrico Casella che dopo essersi cucita sul petto il suo tredicesimo scudetto, confidava nella conquista anche di questa Golden League. A livello individuale, l’assenza del cannibale Vanessa Ferrari e di un Erika Fasana, che non ha disputato l’intero programma, ha vinto la siciliana della Gal Lissonese, Carlotta Ferlito, con la brixiana Martina Rizzelli seconda per pochissimi decimi di punto. La Brixia che ha avuto poco dai due "prestiti" avuti in sorte, Joana Favaretto e Caterina Vitale, ha festeggiato l'esordio nella squadra maggiore della promettente Asia DìAmato.
Il giorno seguente, quello dedicato alle finali di specialità, la Brixia ha fatto incetta di medaglie. Martina Rizzelli ha vinto un oro (volteggio) ed un argento, la giovanissima Francesca Noemi Linari si è aggiudicata il primo posto al corpo libero, Sofia Busato si è cinta il collo con la medaglia più prestigiosa vincendo il volteggio a pari merito con la compagna di body, Martina Rizzelli ed Erika Fasana, nel suo unico attrezzo disputato, ha conquistato il bronzo alle parallele. Un pronto riscatto quindi per la ginnaste del club cittadino, che hanno saputo distinguersi esibendo un repertorio di grande efficacia. Al volteggio la scuola bresciana ha fatto la differenza. Martina Rizzelli e Sofia Busato, le uniche due ginnaste in grado di eseguire lo “yurchenko” con un doppio avvitamento, da perfette compagne di squadra hanno disegnato due linee quasi identiche, tant’è che neppure le giurie hanno saputo trovare differenze evidenti. 15,000 per entrambe e Brixia che festeggia un doppio titolo.
Sulla pedana del corpo libero, assenti per scelta tecnica molte delle big, la giovanissima promessa “brixiana”, Francesca Noemi Linari, si è presa il lusso di mettere in fila le sue sette avversarie, capitanate dalle due olimpioniche Federica Macrì (Trieste) e Adriana Crisci (Gymnasium Treviso).
Due le medaglie bresciane nella finale delle parallele asimmetriche, altra specialità nella quale la scuola bresciana spesso sa eccellere. Vince con pieno merito l’ex campionessa europea Enus Mariani (14.950), ma alle sue spalle si classificano Martina Rizzelli (14.850) ed Erika Fasana (14.150), con quest’ultima tenuta precauzionalmente a mezzo riposo per un problema ad una tibia.