Per il rotto della cuffia, per soli cinque centesimi di punti e prelevando una briciola di polverina magica dal monte della fortuna, la Brixia vince anche la seconda prova del campionato nazionale di serie A1. Sulle pedane marchigiane di Ancona, Erika Fasana e compagne non hanno certo disputato la gara della vita, commettendo molti errori per nulla preventivati, ma ciò che conta, a bocce ferme, aldilà della prestazione individuale delle sei ginnaste schierate sul campo di gara, è il risultato di squadra.
Al termine della contesa la classifica ha decretato l'affermazione bresciana con punti 138.650, mezzo decimo di punto in più rispetto all'Artistica '81 di Trieste che si è fernata a 138.600. Una vittoria che proietta le ginnaste bresciane in vetta alla classifica generale con ampio margine rispetto alle più immediate inseguitrici, in virtù del fatto che alle spalle della Brixia la graduatoria si è mescolata, regalando così maggior margine alla capolista.
Al giro di boa di metà stagione, la Brixia comanda con otto punti di margine sulle brianzole della Gal Lissonese che ad Ancona erano prive di Carlotta Ferlito impegnata negli Stati Uniti in una prova di coppa del Mondo. Sul terzo gradino del podio stazionano appaiate Artistica ’81 Trieste e Giglio Montevarchi, ma il distacco di dodici punti dalla Brixia difficilmente permetterà loro di lottare per la conquista dello scudetto.
La Brixia ha brillato soprattutto grazie alle performance di Sofia Busato, miglior punteggio al volteggio (15,500), Erika Fasana e Martina Rizzelli, prima e seconda nella classifica individuale delle parallele asimmetriche dove hanno ottenuto rispettivamente punti 14.200 e 14.100
Determinanti per il successo finale sono stati i tre esercizi svolti da Lavinia Marongiu ed i due disputati da Francesca Noemi Linari.
A differenza della gara inaugurale di Rimini, dove era stata la migliore in assoluto, Giorgia Villa non è riuscita a ripetersi incappando in una giornata particolarmente negativa, ma sulla “campioncina” made in Brixia nessuna pressione. Ha tutto il tempo per crescere, sbagliare, cadere e rialzarsi perché da sempre, i ruzzoloni, aiutano a diventare più grandi.