Vanessa Ferrari è ancora una volta fra le migliori in gara, ma in coppia con il compagno di avventura, nonché fidanzato nella vita, è costretta ad accontentarsi del quinto posto pari merito con il Giappone nella Swiss Cup che si è svolta ieri a Zurigo. Seconda a livello individuale solo alla svizzera Giulia Steingruber, certamente sopravalutata dalla giuria casalinga, la campionessa bresciana, seppur non più supportata dallo splendido stato di forma sfoggiato il mese scorso ai mondiali in Cina, ha ancora una volta ostentato la prova della sua immensa classe, esibendosi in qualificazione al corpo libero (14.325) ed alla trave (13.650) ed in semifinale alle parallele asimmetriche (13.800). Andrea Cingolani, oggi il miglior specialista azzurro in circolazione, si è ben difeso nei due round della qualificazione, tant’è che dopo i primi due turni della competizione, l’Italia era sesta, ma a due soli decimi di punti dalla terza in classifica. Purtroppo nella routine di semifinale, mentre Vanessa eseguiva con la solita pulizia il suo esercizio alle parallele asimmetriche, Andrea Cingolani metteva il sedere a terra nel difficilissimo “triplo” al volteggio. La Romania (Iordache e Berbercar) si inchinava ugualmente alla coppia azzurra, così come il Brasile (Hypolito e Oyakawa Mariano) e mentre il Giappone (Murakami e Shirai) ci affiancava, Russia, Ucraina, Germania e Svizzera, queste ultime squadre due con qualche “aiutino” dalle giurie interamente formata da giudici elvetici e tedeschi, strappavano il biglietto per la finale.
“E’ stata una gara con un elevato tasso tecnico – ha spiegato Vanessa Ferrari alla fine della competizione -. Noi ci siamo difesi e tutto sommato sono soddisfatta della mia prova. Andrea può dormire sonni tranquilli perché anche se fosse stato in piedi non saremmo andati in finale ugualmente e quindi la nostra relazione può continuare serenamente – conclude ridendo Vanessa –“.
Soddisfatto anche il direttore tecnico azzurro, Enrico Casella: “Livello della gara molto alto e Vanessa si è difesa egregiamente come sempre. Assieme abbiamo deciso di facilitare leggermente l’esercizio al corpo libero, perché non serviva rischiare inutilmente ed alla fine la quinta-sesta posizione è quella che riteniamo giusta per questo contesto di gara”.
La Swiss Cup è andata alla Russia (Daria Spiridonova e Nikita Ignatyev) che torna a vincere uno dei tornei più importanti del mondo a 14 anni di distanza dall’ultima vittoria datata novembre 2000. Sul secondo gradino del podio sono saliti gli ucraini Angelina Kysla ed il campione del mondo delle parallele, Oleg Verniaiev ed al terzo posto i tedeschi Elisabeth Seitz e Fabian Ambuchen. Male la Svizzera in finale, che ha pagato a caro prezzo la caduta in fase di stacco di Giulia Steingruber al volteggio ed è finita quarta.