November 6, 2022

LIVERPOOL:

Nella finale Mondiale individuale

Bella prestazione di Martina

La vittoria va alla britannica Gadirova

Bella prestazione di Martina

Si è conclusa senza medaglie l’avventura iridata della ginnastica artistica italiana a Liverpool, ma quello che emerge è che la squadra azzurra è ormai entrata di diritto nel novero delle forze mondiali del settore.  E’ mancato l’acuto, ma ci siamo. Il quinto posto nella finale a squadre, con le medaglie lontane poco più di un punto, la bella prestazione di Martina Maggio e Alice D’Amato nella finale All Around, dove anche in questo caso il bronzo era vicinissimo dall’essere conquistato ed il sesto posto ottenuto ieri sera da Martina Maggio nella finale del corpo libero, stanno a dimostrare che con un briciolo di attenzione (e di fortuna) in più, probabilmente qualche podio sarebbe potuto anche arrivare. 

“Non sono del tutto soddisfatto, ma abbiamo dimostrato che la nostra ginnastica vale quella dei migliori paesi al mondo – dice Enrico Casella -. La nostra analisi deve per forza partire dal fatto che ci siamo presentati a questa rassegna non nelle migliori condizioni possibili. Le assenze di Asia D’Amato e Angela Andreoli e le non perfette condizioni fisiche di Giorgia Villa, che poi è stata bravissima, non sono circostanze trascurabili. Sono attenuanti che non devono certamente costituire nessun alibi, perché poi quello che non abbiamo ottenuto in materia di medaglie è da attribuire a qualche nostro errore di troppo. Quello che mi preme sottolineare è quello che l’Italia della ginnastica artistica femminile è ormai una certezza a livello mondiale e che se non siamo riusciti a strappare il pass per le olimpiadi a questo giro, lo faremo senza dubbio l’anno prossimo ai mondiali di Anversa”. Ieri sera Martina Maggio, all’ultimo inserita nella finale di specialità in sostituzione della compagna Alice D’Amato, ha svolto un ottimo esercizio sulla pedana del corpo libero. Partita per terza dopo la campionessa del mondo, Rebeca Andrade (13.733) e l’olandesina Visser (13.666), la brianzola, capitana della Brixia e agente delle Fiamme Oro, si è ben disimpegnata, anche se le severe giurie britanniche le hanno assegnato un punteggio lievemente inferiore a quello delle due ginnaste che l’avevano preceduta (13.533). Arrivano poi la giapponese Miyata (13.066), le statunitensi Chiles (13.833) e la campionessa olimpica Carey (13.733), la ginnasta che a Tokyo aveva preceduto Vanessa Ferrari che si prenderanno due medaglie. A chiudere la finale mondiale sono le due gemelle inglesi Gadirova. Jennifer non va oltre un 13.166 che vale solo il settimo posto, mentre la sorella Jessica di prende tutta la scena vincendo l’oro (14.200). Martina Maggio avrebbe potuto prendere un paio di decimi in più e vincere il bronzo? Certamente si. Ma forse era scritto così. L’Italia esce a testa alta da un mondiale sfortunato, ma nel quale non è stata del tutto impeccabile.  

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