Si è fermata ad un decimo dal podio la rincorsa alle medaglie di Giorgia Villa, giunta quarta nella finale delle parallele asimmetriche ai campionati europei di ginnastica artistica femminile a Basilea. Un’inezia, una piccola imperfezione, una presa impercettibilmente non perfetta e la medaglia di bronzo vola via e così Giorgia Villa non riesce a cogliere quella medaglia che avrebbe dato tutt’altro colore al suo europeo.
“Sono partita da Brescia certa della convocazione solo all’ultimo giorno – dice con il viso un po’ tirato la campionessa olimpica giovanile -, un problema alla schiena mi stava precludendo la partecipazione e difatti qui a Basilea non ho potuto disputare la gara di qualificazione al volteggio ed al corpo libero. Quindi questo quarto posto lo prendo comunque come un risultato molto positivo, anche se un pizzico di rammarico per la medaglia mancata per pochissimo mi rimane. Ma davvero non ho nulla da rimproverarmi. Ce l’ho messa tutta. Se avessi avuto la possibilità di prepararmi bene, sarei partita nel mio esercizio di finale con due-tre decimi di punto in più nel valore di partenza ed allora si che il podio sarei riuscita a coglierlo. Va bene così. E’ stata un’esperienza positiva e sono comunque fra le quattro migliori specialiste in campo europeo e mi coccolo con soddisfazione questo risultato”.
La gara è stata vinta dalla russa Angelina Melnikova (14,500) che grazie ad esecuzione molto efficacie è riuscita a salire sul gradino più alto del podio, relegando alla piazza d’onore la connazionale Vladislava Urazova (14.333). la medaglia di bronzo è finita al collo dell’inglese Amelie Morgan che strappando alle giurie il punteggio di 14,100 ha prevalso per un solo decimo su Giorgia Villa. Ma per i colori azzurri c’è stata anche la soddisfazione per celebrare il quinto posto ottenuto dall’altra “brixiana”, Alice D’Amato che dopo un esercizio un po' “sporcato” nella sua esecuzione si è fermata ad un totale di 13.700. A chiudere la classifica delle migliori otto ginnaste d’Europa sono state la svedese Jonna Adlerteg (13.666), la tedesca Elisabeth Sitz (13.033) e la portoghese Filipa Martins (11.333).